25 maggio 2013
Roger Hodgson
Londra, Royal
Albert Hall
25 maggio 2013
Il pubblico,
compresa una nutrita pattuglia
di italiani, abbraccia
calorosamente l'ex Supertramp
03 Giugno 2013
Colpisce sempre vedere il numero di italiani che sbarcano a
Londra per non perdersi il concerto di un artista la cui
musica ha attecchito più in Italia che in Inghilterra. Non è
esattamente questo il caso visto che Rodger Hodgson e i suoi
Supertramp hanno riscosso un successo globale, ma la
percentuale di connazionali presente alla sua unica data
londinese è degna di menzione.
Il Breakfast In America Tour approda nell'affascinante Royal Albert
Hall per una serata ricca di bei momenti, avvolto
dall'enorme, caloroso abbraccio dei fan, un amore quasi
viscerale. Dreamer non consente ai più di restare
ancorati alle poltrone e il sottopalco diventa la meta di
buona parte della platea. It's Raining Again è
l'ultimo bis della serata e tra le tante mani alzate spunta
anche un ombrello, mentre l'intro di Sister Moonshine viene
fischiettato dall'intero teatro. Per tutto il concerto si
percepisce un amore profondo, incondizionato, da parte dei
presenti nei confronti di Hodgson; ci si volta e si
incontrano volti persi dentro qualche ricordo legato al
brano in esecuzione, che sia Breakfast In America o
Give A Little Bit. Il concerto è basato sulle composizioni dei Supertramp,
ma uno dei momenti in assoluto più belli della serata è
l'esecuzione di Death And A Zoo dal disco solista
Open The Door, lungo viaggio in varie culture
musicali dove emerge la versatilità del multistrumentista
Aaron MacDonald, vera e propria rivelazione della serata.
Musicista in grado di incorniciare al meglio ogni brano,
MacDonald alterna fiati e tastiere (tra le quali la melodica)
e alcuni strumenti a percussione: è incantevole vederlo
districarsi nel suo piccolo ma trafficato “angolo giochi”.
Dall'altro lato del palco Hodgson cammina delineando un
triangolo tra tastiere, pianoforte e chitarra a dodici corde. Alla fine saranno ventidue i brani suonati, una lunga carrellata attraverso la migliore storia dei Supertramp: dall'immaginifica Fool's Overture all'ascesa di Child Of Vision, con l'inizio riservato a Take The Long Way Home. Roger è in grandissima forma e la serata ha confermato ancora una volta le sue grandi doti compositive, messe ulteriormente in risalto dai musicisti che lo accompagnano in questo Breakfast In America Tour.
Per l'articolo originale: jamonline.it
Please note that translated quotes are often not Roger's
exact words - this may be a rough translation and the article may contain
some inaccuracies.
Roger Hodgson
London, Royal Albert Hall May 25, 2013 The audience, including a large group of Italian fans, warmly embraces the ex-Supertramp by Chiara Felice 03 June 2013 It always strikes to see how many Italians land in London to not miss the show of an artist whose music took root more in Italy than in England. This is not exactly the case, since Roger Hodgson and Supertramp earned a worldwide success, but the percentage of fellow countrymen participating at his only date in London is worth mentioning. The Breakfast In America Tour arrived at the charming Royal Albert Hall for an evening plenty of good moments, wrapped by the huge, warm hug of the fans, an almost visceral love. "Dreamer" doesn't allow the majority to stay attached to their seats and the area beneath the stage becomes the goal of a good part of the audience. "It's Raining Again" is the last encore of the evening and between many lifted hands an umbrella appears, while the "Sister Moonshine," intro is whistled by the whole theatre. For the whole show, an unconditional, deep love from the audience to Hodgson can be perceived. If you turn your head you can meet faces lost in a memory linked to the song that is being played, no matter if it's "Breakfast in America" or "Give A Little Bit." One of the best moments of the evening is the performance of Death And A Zoo from the solo album Open the Door, a long trip in various musical cultures where it appears the versatility of the multi-instrumentalist Aaron Macdonald.. A musician that is able to frame every song at its best, Macdonald alternates wind instruments and keyboards (among which the melodica) and also some percussions. It is fascinating to see him working. On the other side of the stage, Hodgson walks drafting a triangle between keyboards, piano, and 12-strings guitar. In the end, the songs performed are 22, a long overview through the best Supertramp history: from the visionary Fool's Overture to the rise of Child Of Vision, while the start is given to Take The Long Way Home. Roger is in great shape and the evening confirms once again his great compositive gift, highlighted even more by the musicians that go along with him in this Breakfast In America Tour.
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